Era il 1989, riscrivemmo uno spettacolo in fretta e furia, testo che Mimmo aveva già scritto in parte, lo rivoltammo come un calzino, e venne fuori un primo lavoro dal titolo “Non venite mangiati”.
Doveva debuttare al teatro in Trastevere, oggi diventato un cinema. E così tra decine di caratteri e personaggi trovarono vita due fratelli pugliesi a Roma, Carlo e Cosimo Capitoni che incarnavano tutta l’indolenza, la pigrizia e l’arroganza dei tipici “filosofi nullafacenti” che frequentano i bar o i circoli del meridione.
Fu una rivelazione! Il pubblico poneva sempre la stessa domanda: “ma da quanto tempo lavorate assieme?” Erano solo poche settimane. Alcuni sketches per il teatro hanno vinto premi nazionali ma soprattutto hanno divertito, interessato e commosso chi li ha visti, da Boario terme fino a Pantelleria.